L’Osteria Buca delle Campane ha sede in un palazzo che risale al XIII secolo, nell’antica via Bagnaroli, così chiamata poichè a quei tempi vi abitò una famiglia di questo nome. Il 5 marzo 1478 lo stabile fu acquistato da Giovanni di Musotto Malvezzi per lire 60. Il giovedì del 27 novembre 1488, sulle ore 18, in tale palazzo fu scoperta una congiura ordita da Giovanni Girolamo, Filippo di Battista Malvezzi e i loro amici, i quali volevano uccidere Giovanni Bentivogli e tutta la sua famiglia. Nel 1501 vi fu alloggiato l’Ambasciatore di Francia diretto a Firenze.Benedetto-XIV

Ai primi del ‘600 la via prese il nome di “via delle Campane”, poichè nella vicina chiesa di San Giacomo esisteva una fonderia di campane dal 1548, da cui deriva il nome dell’Osteria.

Intorno al 1628 lo stabile passò sotto la proprietà della famiglia Lambertini Pollicini. In una stanza al pianterreno nacque il 31 marzo 1675, Prospero Lorenzo di Marcello Lambertini, destinato poi a diventarGuglielmoMarconie, il 30 aprile 1731, Vescovo di Bologna, poi il 17 agosto 1740 divenne Papa Benedetto XIV.

Alla fine del 1800, l’antico palazzo fu acquistato dalla famiglia Marconi, dalla quale discende il celebre scinziato Guglielmo Giovanni Maria Marconi. Fisico e inventore italiano, Marconi è conosciuto in tutto il mondo per aver sviluppato per primo un efficace sistema di comunicazione con telegrafia senza fili via onde radio che ottenne una notevole diffusione: evoluzioni di tale sistema portarono allo sviluppo dei moderni sistemi e metodi di telecomunicazione come la radio, la televisione e in generale tutti i sistemi che utilizzano le comunicazioni senza fili. Eredi la moglie, Marchesa Maria Cristina e la figlia, Principessa Elettra.

Nel 1905 all’Osteria Buca delle Campane fu rappresentata la commedia il Cardinale Lambertini, opera del commediografo bolognese Alfredo Testoni che ha per protagonista il Cardinale Bolognese.Sala degli Affreschi

Fin dal 1958 l’Osteria fu sede della Goliardica Balla dell’Oca, ove è conservata la colonna, attorno alla quale venivano legate le matricole in attesa del processo studentesco. Gli affreschi che adornano le pareti della Sala degli Affreschi sono opera di tale studenti, tra i quali spicca il nome del maestro fumettista italiano Magnus, pseudonimo di Roberto Raviola nato e vissuto a Bologna, la cui arte ha conquistato l’intera Europa.